In base ai dati diffusi in occasione dell’Anno Europeo dei Disabili del 2013, in Europa si stimano circa 40 milioni di persone con disabilità motoria e considerando la popolazione anziana, i disabili temporanei, le famiglie con bambini, e chi ha disturbi alimentari, si raggiungono i 130 milioni di persone.
I numeri crescono sensibilmente se si pensa che i viaggiatori disabili di solito sono accompagnati da familiari, amici e quindi si ha a che fare con gruppi di persone che hanno come esigenza principale che l’accessibilità sia effettiva. Si stima una domanda potenziale di circa 260 milioni di persone per un indotto di 166 miliardi di euro.
Per il solo mercato delle persone con disabilità, il Rapporto Touche Ross del 1993, che benché datato costituisce di fatto l’unico riferimento utile ad inquadrare il fenomeno del turismo accessibile a livello europeo, ha identificato un bacino potenziale in Europa di 36 milioni di turisti con bisogni speciali di cui soltanto 5 milioni, viaggiano abitualmente.
Ci troviamo, perciò, di fronte ad un gap di oltre 30 milioni di persone che evidentemente non hanno e soprattutto non conoscono offerte turistiche adeguate alle loro esigenze. Questo dato palesa come le persone con disabilità rappresentino una nicchia di mercato estremamente interessante e potenzialmente in crescita.